Mancano ancora un po' di giorni all'arrivo dell'autunno.
Ma c'era una luce diversa stasera, col sole che ha squarciato d'improvviso le nuvole un'ora prima del tramonto, come un uomo che ha dormito un lungo sonno dopo aver lavorato instancabile giorni e giorni, e svegliatosi riposato e rinfrancato, sbadiglia e si stiracchia prima di addormentarsi di nuovo.
Anche l'aria è più fresca, e accarezza lieve la pelle mentre
il filo sottile del fumo della sigaretta si attorciglia al filo di malinconia che mi accompagna in quest'ultima notte di agosto.
Il mio nuovo giubbino di (finta) pelle fa bella mostra di se sulla gruccia, e aspetta che l'estate finisca davvero per essere indossato.