giovedì 26 agosto 2010

Ciccio Bagiggio


Ma ve lo ricordate voi, Ciccio Bagiggio, quando da giovane girava per le strade del paese con il trerruote, vestito con un paio di pantaloncini, la canotta bianca a coste, le ciabatte di plastica blu, e la catena d'oro con il crocifisso massiccio al collo, gridando con la sua voce roca:
"Pisci friscuuuuu, saraghi, lici, sardi, vopi, surici....pisci friiiiiscuuuuuu"

Non è cambiato molto da allora.
Adesso al posto del trerruote tiene il mercedès, nero, con i sedili in pelle color carne, e con tanta radica ovunque, anche sul volante, persino sul pomello del cambio.

Va ancora a pesca, ma lo fa per hobbie: ha comprato la barca grande, e ci porta gli amici; e gli amici degli amici.
Ne tira su parecchio, di pesce! E te lo porta fino a casa, ma mica per vendertelo, macchè.
Ciccio Bagiggio te lo regala, e ti consiglia pure le ricette per cucinarlo.

Poi vabbè, rispetto ad allora Ciccio tiene la panza, quella tipica della gente della sua età che la tavola sa come onorarla.
Ed è un vero peccato ora che può permettersi di comprare vestiti firmati. Lo dovreste vedere d'inverno, come è buffo con quel cappotto blu che avrà pagato un occhio dalla testa, ma addosso a lui sembra uno straccio informe.

E d'estate? La sua camicia con le iniziali ricamate proprio si rifiuta di stare ben benino tesa nei pantaloni, i quali anche loro fanno un po' come gli pare, e più Ciccio li tira su, più quelli se ne calano andandosi ad incastrare nella piega del panzone.

E tu ci puoi provare a guardarlo di sopra, di sotto, di fianco, di traverso, cercando un minimo indizio di evoluzione dallo stadio di Homo vulgaris, non c'è verso, Ciccio Bagiggio è la dimostrazione vivente che signori si nasce, e lui invece è nato cafone, e non basta una griffe a cambiare la situazione.

Pizzenti arricchisciuti, li chiamano dalle mie parti. Che poi chissà come ha fatto Ciccio ad arricchire.
Oddio, qualche voce di corridoio circola, ma si sa com'è nei paesi, la gente è pronta a malignare e a sparlare dietro, che davanti sono tutti amici.
Lui di amici ne ha tanti. Gente che conta e gente che gli porta rispetto perchè conosce la gente che conta.
E poi è generoso. Lui, tanto per fare un esempio, è uno di quelli che se entra in un bar paga da bere a tutti.

Decisamente, Ciccio Bagiggio è persona di cuore, generosa, disponibile, pronta ad aiutarti.
Sempre.
Anche quando non glielo chiedi.
Se sa che hai un problema, che ti serve qualcosa, e ha deciso di prenderti sotto la sua ala protettrice, è capace di inseguirti lungo la statale mentre tu non capisci perchè continua a lampeggiarti. E quando accosti e lo vedi scendere dalla macchina col panzone, già ti agiti pensando oddio, cos'avrò fatto ora...

Lui si avvicina, con la manona ti da due colpetti sulla guancia e ti dice "Non preoccuparti, penso a tutto io, ho già chiamato un paio di persone, entro un'ora ti faccio sapere qualcosa". Tu ti senti sollevata per essertela cavata con un buffetto sulla guancia e biascichi un grazie, mentre lui si schermisce, "Ma quale grazie...fatti pregare, non è niente"

Già...non è niente.
Solo una intromissione non richiesta nella vita delle persone che magari avrebbero voluto provare a cavarsela, forse con qualche difficoltà in più, ma con le loro gambine, e invece no, grazie Ciccio, sei un grande Ciccio, vaffanculo Ciccio.

4 commenti:

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

ahahahah ammazza che personaggio... ne conoscevo uno simile a Napoli, ma non si chiamava Ciccio Baggiggio quindi non può essere che un alter ego partenopeo... e vaffanculo anche a lui.

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

ah, quasi dimenticavo... Bentornata. :)

Tyler Durden ha detto...

quando da piccolo mi chiedevano che mestiere volessi fare da grande io rispondevo sempre: 'O Ciccio Baggiggio !!!
ps. uelcom bec dadina :-)))

Dada ha detto...

bentrovati a voi :))

p.s.: mi sa che di bagiggi in giro per l'italia ce n'è anche troppi!