mercoledì 18 maggio 2011

Era de maggio



Maggio, il primo caldo e il profumo esasperante dei tigli in fiore che acuiscono il senso dell'assenza, la mancanza.

Maggio e il punto e accapo che con te non è mai stacco definitivo, ma un lento trascinarsi e trasformarsi e altalenarsi di sensazioni, sentimenti, pensieri, rivisitazioni, conclusioni.

Maggio e l'inizio della fine che continua a riproporsi come un leit motiv che accompagna la tua vita: cambiano personaggi e situazioni, ma la trama della storia resta sempre quella.

Maggio e l'estate che quest'anno non esplode, e continua ad alternare giornate calde ad altre fredde e piovose, nelle quali il profumo dei tigli in fiore si disperde, rendendo meno pungente e doloroso il senso dell'assenza.

O forse è solo che ha ragione Lella, non si ama mai nello stesso modo e con la stessa intensità, e se sei già stata all'inferno una volta non ti può capitare di tornarci ancora.

Così che questo Maggio ha i colori tenui del Purgatorio, la certezza di una pena indefinita ma non infinita.


2 commenti:

giardigno65 ha detto...

almeno

cooksappe ha detto...

tranquilla, si puo' tornare all'inferno ogni volta che vuoi ^^